La lista, il candidato Sindaco, la sintesi del programma.

SENZA COERENZA NON C’È CAMBIAMENTO

Noi siamo  dalla parte della politica pulita, tu da che parte stai?

LA LISTA DEI 24 CANDIDATI CONSIGLIERI

IL SINDACO

IL PROGRAMMA IN SINTESI

Il modello di sviluppo basato sulla speculazione edilizia e la politica fondata su favori, raccomandazioni e affarismo non sono in grado di offrire prospettive. I beni comuni, la democrazia partecipata e le mani pulite sono i tre cardini su cui costruire un nuovo modo di amministrare a Montesilvano. Abbiamo chiamato la nostra lista IN MOVIMENTO PER I BENI COMUNI perché le due formazioni politiche che la promuovono vogliono costruire un movimento di trasformazione della realtà locale che non si spenga dopo le elezioni. Soltanto una pratica diffusa di cittadinanza attiva può cambiare Montesilvano.  Per noi “bene comune” non è uno slogan elettorale, ma una pratica di movimento in cui siamo direttamente impegnati da anni e che intendiamo portare dentro al Palazzo del Comune.

L’ALTERNATIVA AL GATTOPARDISMO MONTESILVANESE C’È

Rifondazione Comunista da circa 10 anni è all’opposizione di questo sistema denunciandone i protagonisti. Nelle elezioni comunali del 2004 corse (insieme a PdCI e Verdi) contro l’allora candidato sindaco Cantagallo, ben prima delle inchieste. Nel 2007 corse con Cristian Odoardi  sindaco (in coalizione con l’IDV).

LADRI NIENTE,FACCIAMO DI MONTESILVANO UN BELL’AMBIENTE

E’ una questione di qualità. Etica e estetica. La cattiva politica rende brutta e invivibile la città, inefficiente la macchina amministrativa, non seleziona sulla base delle competenze ma delle consorterie. La questione morale è il centro del problema italiano, diceva Berlinguer. Sicuramente a Montesilvano. Nessun programma è credibile se non si ha il coraggio di “scassare” per dirla con De Magistris. Gli altri partiti dicono che noi facciamo solo critiche, noi vi invitiamo a ragionare sulle cose che non vanno con alcuni esempi.

Tutti dicono che vogliono una corretta gestione dei rifiuti però la percentuale di raccolta differenziata è al di sotto di quella di Napoli nei giorni dell’emergenza. Ci sarà una correlazione tra  ciò che emerge dalle inchieste giudiziarie e questi dati?  Il comune faccia propria la strategia RIFIUTI ZERO puntando su raccolta porta a porta, riduzione, riciclaggio e riuso. Si paga meno TARSU e si creano più posti di lavoro. Solo se la politica non prende ordini da chi fa affari con discariche e inceneritori è possibile farlo.

Tutti vi diranno che amano il verde, ma solo rompendo l’ultradecennale complicità tra politicanti e costruttori è possibile lo STOP AL CONSUMO DI SUOLO con l’immediata adozione di una variante al PRG che salvaguardi le poche aree verdi e non cementificate. Non c’è verde se non c’è chi sa dire no ai costruttori. E i posti di lavoro? L’edilizia va indirizzata verso la riqualificazione, la riconversione energetica e il rinnovo del patrimonio edilizio esistente invece di consumare le ultime porzioni di territorio.

“La bellezza salverà il mondo” (Dostoevskij): solo una città bella e vivibile può attrarre investimenti, rivitalizzare il turismo, dare fiato alle imprese locali e al commercio e per questa via produrre occupazione.

Tutti vi diranno che vogliono il parco fluviale. Peccato che il Saline attende da anni la bonifica e il Ministero ha dovuto ordinare il commissariamento del Comune per «reiterata inerzia» grazie alle denuncie di noi ambientalisti.

Tutti vi diranno, almeno a sinistra, che sono per i diritti civili e la laicità. Poi si alleano con l’UDC e non se ne fa niente. Noi ci batteremo per l’istituzione del Registro delle Unioni Civili.

I servizi pubblici locali sono beni comuni che non vanno privatizzati ma neanche gestiti in maniera privatistica da parte del ceto politico. Noi abbiamo promosso il referendum per l’acqua bene comune e rivendichiamo una gestione pubblica partecipata, trasparente e efficiente. Proprio perché difendiamo il “comune” ci dichiariamo nemici del clientelismo senza se e senza ma:  rispetto della legalità, bilancio partecipativo, drastico taglio dei costi della “politica”, stop alle raccomandazioni, ai concorsi truccati, alle consulenze agli amici degli amici. I tagli governativi e la crisi impongono di concentrare tutte le poche risorse sulla solidarietà e i servizi sociali, avete ancora voglia di pagare le tasse per alimentare gli sprechi clientelari o di far fare affari agli imprenditori che “sponsorizzano” la politica?

Ci battiamo per una città più giusta e vivibile; una comunità, un territorio ove l’uso delle risorse naturali ed economiche sia fondato sul principio di solidarietà ed i processi decisionali siano basati sulla partecipazione diretta dei cittadini. Se ci sarete, ci saremo.

 Corrado Di Sante   Lista “in movimento per i beni comuni - Rifondazione Comunista e Verdi”

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