PONTE DELL’ADRIATICO: TRASPORTO PUBBLICO, PEDONI E BICI

Comunicato stampa 02 marzo 2013

IL PROGETTO VA MODIFICATO AFFINCHE’ NON SIA UN PONTE CARRABILE PER LE AUTOMOBILI

Ponte di legno - ciclovia adriatica Provincia di Teramo

Il progetto del terzo ponte sul fiume Saline a ridosso della ferrovia in discussione nelle commissioni lavori pubblici e urbanistica del Comune di Montesilvano è per ora un ponte carrabile ovvero destinato alle automobili. Se così fosse avremmo 5 ponti tutti destinati al traffico su gomma privato. Infatti sia Ponte Europa, sia il ponte della ferrovia sono attualmente destinati alle automobili. E dei 3 ponti in progetto, già 2 sono destinati alle automobili sia quello che collegherà via Tamigi, nei pressi del depuratore, a via San Martino a Città Sant’Angelo (in prossimità di Poggio degli Ulivi), sia l’altro che unirà via Fosso Foreste a via San Martino (nei pressi dell’Outlet Village), è evidente a tutti, quindi  che il terzo ponte, il Ponte dell’Adriatico, debba essere destinato esclusivamente a pedoni bici e trasporto pubblico con corsie riservate.

È necessario abbassare i volumi di traffico soddisfacendo il bisogno di mobilità alternativa all’automobile dei cittadini attraverso opere per la mobilità collettiva. Inoltre è impensabile utilizzare enormi quantità di denaro ben 15,5 milioni di euro per soddisfare il traffico generato da errate scelte urbanistiche. Ancora una volta con i soldi pubblici di tutti si costruiscono strutture viarie a servizio di attività private, non sono forse a servizio dell’Outlet Village e dell’Iper Orio i due ponti in progetto?

Con la  crisi occorre porre ancora più attenzione all’utilizzo di risorse pubbliche servono opere utili e lungimiranti per il territorio. L’aumento di abitanti al di là del ponte (complesso Edmondo a Città S.Angelo e Le Dune a Silvi), rischia di trasformare la riviera di Montesilvano in una vera tangenziale congiungente Silvi-Città S.Angelo a Pescara che segnerà in negativo il futuro della riviera di Montesilvano. Sarebbe davvero il colmo se il ponte diventasse lo sfogatoio a servizio della lottizzazione dell’aree tra il Piomba e il Saline.

I consiglieri del comune di Montesilvano scelgano per il futuro della città, per la valorizzazione turistica,  per la qualità ambientale, per la ciclovia dell’adriatico, che potrebbe diventare la vera risorsa economica per la costa teramana e pescarese.

È fondamentale che la commissione urbanistica e la commissione lavori pubblici ascoltino, prima di decidere, i portatori di interesse convocando le associazioni ambientalisti, le associazioni dei cicloamatori e le associazioni di categoria. Le scelte future della città vanno partecipate dalla cittadinanza.

Alle buone intenzioni è bene che seguano i fatti attraverso la modifica sostanziale del disegno di progetto del Ponte dell’Adriatico in modo che non sia destinato alle automobili e che preveda una sede propria per il trasporto pubblico e un percorso attrezzato ciclo-pedonale.

 

Corrado  Di Sante

 “in movimento per i beni comuni”

Rifondazione Comunista – Verdi

Per saperne di più 

http://www.webstrade.it/montesilvano/index.htm#ani_Ponte-Saline

One Response to PONTE DELL’ADRIATICO: TRASPORTO PUBBLICO, PEDONI E BICI

  1. Vittorio Iovine scrive:

    Stiamo lavorando perchè si realizzi proprio quanto auspicato in questo interessante post. D’altronde è noto a tutti che la posizione del sottoscritto è sempre stata proprio quella qui illustrata. Abbiamo raccolto già il parere del progettista e confidiamo si possa realizzare l’opera proprio in conformità a quelli che, a questo punto, paiono essere i desiderata dell’intero arco costituzionale e oltre… Siamo certi che se le forze politiche montesilvanesi continueanno a dimostrare la maturità e l’unità sin qui espresse, nessun interesse “occulto”, laddove davvero in questa vicenda ve ne fossero, potrebbe mai interporsi tra la cittadinanza e la realizzazione del bene pubblico. Occorre tuttavia scongiurare il pericolo che l’apertura di troppi ambiti di discussione, benchè di norma cosa positiva, ma comunque oltremodo tardiva in quesa fase, possa determinare stalli deleteri per il buon esito del progetto, che si mostra pur sempre come una straordinaria occasione per il potenziamento infrastrutturale dell’area urbana ed in generale per il rilancio economico della nostra città.

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