Cambiamo aria

CAMBIAMO ARIA: + bici – auto

L’inquinamento atmosferico ci costa molto in termini di salute: gli studi epidemiologici dimostrano come decessi, malattie cardiovascolari, polmonari o problemi all’apparato respiratorio aumentano al peggioramento della qualità dell’aria e in modo diretto rispetto alla concentrazione delle sostanze inquinanti in atmosfera. Innanzitutto è necessario un monitoraggio reale e capillare della qualità dell’aria e a Montesilvano in questo momento è attiva una sola centralina (a Pescara ce ne sono sei). Bisogna ridurre la congestione e l’uso dell’auto privata in città attraverso un mix di interventi su scala di area metropolitana – un Piano della mobilità metropolitana – ma l’amministrazione uscente non ha approntato alcuno strumento neanche su scala comunale nonostante le previsioni di legge e nemmeno qualche misura per ridurre l’impatto del traffico urbano sulla qualità dell’aria cittadina. Cordoma non è riuscito a coordinare neanche la chiusura domenicale estiva della riviera con Pescara. Il disinteresse per la stazione FS e il trasporto ferroviario che costituisce la modalità più veloce per muoversi sulla costa la dice lunga sull’inconsistenza dell’amministrazione. Lo stesso progetto della filovia risulta discutibile, obsoleto quanto costoso, caratterizzato negativamente dalla scelta di un mezzo assai ingombrante e di un percorso che toglie uno spazio come la “strada-parco” a bici e pedoni mentre le strade circostanti rimangono dominio delle automobili (al momento è oggetto di un’inchiesta della magistratura sulla base di esposti presentati da Rifondazione e da associazioni e cittadini). La mobilità sostenibile è condizione indispensabile per una migliore qualità di vita: meno traffico significa aria pulita, meno rumore, spazi pubblici restituiti ai pedoni, sicurezza nelle strade. Garantire la qualità dell’aria è possibile soltanto puntando sulla mobilità sostenibile, il trasporto pubblico, una rete di piste ciclabili. Per questo proponiamo che il comune di Montesilvano lavori per l’incentivazione dell’uso della bicicletta e a tal fine proponiamo un piano di azioni a partire dall’introduzione del bike-sharing, trasporto bici sui bus (a servizio degli abitanti di Montesilvano colle), servizio etichettatura elettronica bici contro i furti. Come denunciato dalla campagna europea #salvaiciclisti a cui aderiamo la precondizione per una crescita esponenziale dell’uso della bicicletta nella vita quotidiana è la sicurezza per i ciclisti di non essere investiti da veicoli motorizzati: sono a tal fine indispensabili una rete di piste ciclabili, attraversamenti stradali protetti, far rispettare i limiti di velocità stabiliti per legge e istituire da subito delle “Zone 30″ (zone con limite di 30 km/h) e “zone residenziali”, contrastare il fenomeno del parcheggio selvaggio (sulle strisce pedonali, in doppia fila, in prossimità di curve ed incroci, sulle piste ciclabili), realizzare un Piano Quadro sulla Ciclabilità o Bici Plan, monitorare e ridisegnare i tratti più pericolosi della città per la viabilità ciclistica, dotare ogni strada di nuova costruzione o sottoposta ad interventi straordinari di manutenzione con un percorso ciclabile, promuovere una campagna di comunicazione per sensibilizzare tutti gli utenti della strada sulle tematiche della sicurezza. Doveroso organizzare un servizio “pedibus” per l’accompagnamento a piedi dei bambininei percorsi casa-scuola e potrebbe anche essere adottato sul modello olandese il “bicibus”.  Una città turistica dovrebbe essere una città che migliora la qualità della vita e dell’aria e nella quale ci si muova facilmente a piedi e in bicicletta e con i mezzi pubblici. O no?

Le precedenti amministrazioni non sono state capaci neanche di predisporre un PIANO ANTENNE, strumento di pianificazione con il quale un Comune può regolamentare e individuare i siti dove i gestori possono installare le antenne per la telefonia,  fissando aree di divieto per un raggio di 300 metri intorno a scuole e altri luoghi sensibili (a Pescara il piano – elaborato da Rifondazione -è stato approvato da anni).

L’alternativa allo scempio edilizio è il governo del territorio basato su scelte condivise e partecipate dai cittadini, ispirate alla qualità e alla sostenibilità dello sviluppo urbano.
Bisogna puntare sull’economia verde, grazie all’efficienza energetica, alle rinnovabili e alla riduzione dei rifiuti.

Soltanto in un contesto di riconversione ecologica è possibile non solo migliorare la qualità della vita dei residenti ma anche rilanciare l’economia sia turistica che nei settori più innovativi.

Quelli che l’intreccio affari-politica ha trasformato in problemi possono diventare opportunità e occasioni per creare lavoro buono.

La percentuale di raccolta differenziata di Montesilvano è al di sotto di quella di Napoli nei giorni dell’emergenza. E stiamo anche retrocedendo: nel 2010 la percentuale era del 14,70%, nel 2011 è scesa al 13,18%. In tale ottica proponiamo che il comune di Montesilvano faccia propria la strategiaRIFIUTI ZERO puntando su raccolta porta a porta, riduzione, riciclaggio e riuso. Non vogliamo inceneritori e discariche obsolete, ma un’impiantistica adeguata sul modello dei comuni più avanzati. Una filiera che può produrre lavoro e reddito. Rivendichiamo alla nostra battaglia in Consiglio regionale l’aver finora impedito in Abruzzo la realizzazione di inceneritori. Centrodestra e centrosinistra hanno fallito la sfida perché a livello comunale, regionale e dei consorzi hanno dimostrato incompetenza, corruzione, clientelismo sfrenato, intrecci maleodoranti con imprenditori del settore, ampiamente evidenziati dalle inchieste della magistratura.

Qui trovate il programma completo

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