SEDIMENTI SULLE SPONDE DEL FIUME SALINE. SONO STATI ANALIZZATI? COME VERRANNO SMALTITI? SITO DI BONIFICA TERRA DI NESSUNO.

LETTERA A COMUNE, REGIONE E MINISTERO.

In questi giorni abbiamo ricevuto la segnalazione di diversi cumuli di sedimenti lungo la sponda destra del Fiume Saline in prossimità della foce a ridosso dell’area di rimessaggio delle imbarcazioni.

L’area è all’interno del Sito di Interesse Regionale per le Bonifiche Saline-Alento (fino al 2013 Sito nazionale per le Bonifiche) e occorre rispettare le norme e le prescrizioni del testo unico sull’ambiente (L.152/2006). Terreni e sedimenti vanno considerati come rifiuto a tutti gli effetti, e prima di essere movimentati e smaltiti, vanno analizzati e caratterizzati.

Come Rifondazione Comunista abbiamo inviato una lettera a Comune di Montesilvano, Regione Abruzzo, Ministero dell’Ambiente, Carabinieri Forestali e Polizia provinciale.

1) Da dove provengono i sedimenti? Chi ha autorizzato l’intervento?

2) Prima del prelievo i sedimenti sono stati caratterizzati (analizzati)?

3) Come verranno smaltiti i sedimenti? Resteranno sulla sponda del fiume?

Spiace constatare che pur trovandoci all’interno di un Sito Regionale di Bonifica, sito nazionale fino al 2013, dall’abbandono dei rifiuti alle attività più diverse, si ha la netta sensazione di trovarsi in una terra di nessuno, frutto anche degli annosi ritardi e rimpalli istituzionali per la mancata bonifica nonostante la disponibilità di risorse pubbliche. Per la riqualificazione della zona è stato sottoscritto il 25/02/2010 (oltre 9 anni fa!) un accordo di programma tra Ministero dell’Ambiente e Regione Abruzzo con ben 2.849.859 euro indirizzati alla risoluzione delle problematiche del Sito Saline-Alento. E più recentemente c’è un stato ulteriore stanziamento di 10.000.000 di euro con il Masterplan della Regione Abruzzo.

Per il centrodestra, da Marsilio a De Martinis, al governo in Regione e in Comune si conferma che, aldilà dei proclami, la bonifica e la tutela del Fiume Saline non è una priorità. Come si può parlare di turismo abbandonando e non riqualificando la principale risorsa ecologica del nostro territorio?

Corrado Di Sante, segretario provinciale Rifondazione Comunista

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