A Montesilvano si può parlare di tutto, tranne di cambiamento.

Comunicato stampa 14 maggio 2012

A Montesilvano si può parlare di tutto, tranne di cambiamento.

A Montesilvano in queste elezioni è davvero capitato di tutto. Chi ha votato Sinistra Unita (PdCI-SEL) ha reso felice Aurelio Colangelo che dichiara: “è una vittoria personale, perché ho lavorato tanto per far conoscere mia figlia agli elettori ed essendo io un professionista che lavora nell’edilizia ho faticato il doppio per far accettare una candidatura che arriva dalla sinistra“. E come se non bastasse gli elettori di SEL e PdCI dopo essersi bevuti l’accordo con l’UDC e gli assessori di Cordoma, oggi con gli apparentamenti ingoiano: l’accordo con il FLI di Fini, il sostegno del MPA di Lombardo e gli ammiccamenti di Cordoma. Non sarebbe stato meglio e degno fare come a Spoltore unendo la sinistra fuori dagli inciuci PD-IDV-Terzo Polo?

E che dire del Polo dell’Alternativa di Francesco Maragno che dopo aver attaccato la vecchia politica montesilvanese, fatta di transfughi e indagati, oggi tiene il piede in due staffe contemporaneamente con Musa e Di Mattia: la questione morale torna in secondo piano.

La perla ce la mette Carlo Costantini (IDV) che dal suo blog fa passare l’idea che la vittoria di Di Mattia porterebbe in comune Anelli della lista Grillo, tenendo fuori dal consiglio il partito del mattone. Ma Carlo Costantini ha fatto male i conti: non solo Anelli non entra in consiglio ma addirittura se dovesse vincere la Musa, l’apparentamento di Di Mattia con FLI garantirebbe l’elezione di Maragno con i voti del centrosinistra. Inoltre evidentemente non conosce bene la storia di Montesilvano, in quanto troveremo in consiglio, in ogni caso,  i protagonisti, delibera per delibera, prima con Cantagallo e poi con Cordoma, del “sacco” di Montesilvano.

Forse per capire come si sono collocati i vari esponenti del partito del mattone basterebbe rendere pubblici i bilanci delle rispettive campagne elettorali, noi lo abbiamo fatto, ma nè il centrodestra di Manola Musa, nè il centrosinistra di Attilio Di Mattia, hanno dato prova di trasparenza.

A Montesilvano si può parlare di tutto, tranne di cambiamento.

 

Corrado Di Sante 

Lista “in movimento per i beni comuni Rifondazione Comunista – Verdi”

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