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PESCARA LAVORI CORSO VITTORIO EMANUELE. PENDOLARI BEFFATI NESSUN AVVISO ALLE FERMATE SOPPRESSE

Sono partiti i lavori su Corso Vittorio Emanuele a Pescara per la riparazione programmata della condotta idrica, strada interrotta e deviazione del percorso dei mezzi pubblici ma alle fermate non c’è nessun avviso.

Come spesso accade la chiusura di corso Vittorio Emanuele a Pescara per l’allestimento dei mercatini del week-end e per i lavori  penalizza i pendolari.

Scarseggiano avvisi sui bus e mancano del tutto quelli sulle pensiline. Anche questa mattina si è ripetuta l’ennesima beffa per i pendolari, in attesa alla fermata sbagliata, che hanno scoperto sul posto della deviazione dei bus urbani ed extraurbani diretti a Chieti, Francavilla e Ortona da Corso Vittorio Emanuele a Via De Gasperi.

L’avviso di deviazione dei bus è di giovedì 15 marzo, ma è solo sul sito internet di TUA http://www.tuabruzzo.it/uploads/model_1/anno_2018/3_marzo/avviso_n__24.pdf e nessuno si è preoccupato di affiggerlo alle fermate. Ai pendolari dovrebbero dare la sfera magica per conoscere le scelte di amministrazione comunale e dell’azienda TUA,

Aspettando Godot, la filovia, facciamo funzionare la stazione FS

 La stazione,  porta della città, abbandonata per 5 anni dalla Giunta Cordoma-Musa.

Era il 3 maggio 1992 veniva inaugurata la Stazione FS di Montesilvano alla presenza dell’On. Remo Gaspari. Lo stesso “Zio Remo” lamentava il ritardo con cui era arrivata l’opera, a guardare quelle foto e video si possono riconoscere facce ancora oggi in campo come Massimiliano Pavone che dopo 25 anni di consigliatura si ricandida con Attilio Di Mattia, il cosiddetto rinnovamento!

 

Sono trascorsi 20 anni e purtroppo la stazione resta un’incompiuta: infatti mancano da allora gli ascensori per accedere ai binari e alla sala d’aspetto. Nei giorni di pioggia per i pendolari anche sotto la tettoia occorre coprirsi perché in più punti piove acqua. Lo schermo luminoso per la segnalazione degli orari è attivo solo al binario n.1, manca sul marciapiede dei binari 2 e 3 dove ferma la quasi totalità dei treni, e non è stato mai reinstallato nel sottopassaggio di accesso ai binari. La biglietteria non c’è più, visto che la stazione è stata declassata tra una privatizzazione e l’altra che hanno trasformato le Ferrovie, in uno spezzatino di società, mentre FS progressivamente abbandona l’Abruzzo e la linea adriatica.