LO SGOMBERO DI VIA ARIOSTO È IL FALLIMENTO DELLA POLITICA.

Gravi le parole del sindaco Maragno dovrebbe sotterrarsi di vergogna.Davvero pensiamo di risolvere i problemi sociali con sgomberi e blitz? Destra e Pd fomentano la guerra tra poveri per una manciata di voti.

Il dovere della politica è quello di prevenire, dare soluzioni per tempo, costruire percorsi di integrazione, di crescita collettiva, lavorare strenuamente per isolare chi delinque da chi vuol condurre una vita dignitosa, invece nulla si è fatto in tal senso, e dopo anni di abbandono, di scelte urbanistiche sbagliate, si lasciano esplodere le emergenze e per l’ennesima volta si invoca lo stato di eccezione e si chiede l’intervento delle forze dell’ordine.

Il sindaco Maragno tenta malamente di fare lo sceriffo, senza risorse e con una macchina amministrativa dissanguata dai colleghi di partito in parlamento, prova a prendersi la scena come Alessandrini a Pescara salendo sulla ruspa. Con il decreto Minniti-Orlando (PD) i politicanti di destra e centrosinistro hanno deciso che i problemi sociali, le povertà si affrontano con le forze dell’ordine, stiamo regredendo, dalla democrazia alla barbarie.

Alessandrini e Maragno sindaci delle due principali città della costa Pescara e Montesilvano in pochi mesi si sono resi protagonisti di sgomberi e blitz prima il mercatino della Stazione ora le palazzine di Via Ariosto: non stupiamoci se in questo clima crescono le aggressioni fasciste, omofobe e razziste! Se si adotta il programma di Forza Nuova questo è il risultato. Destra e Pd nascondono la propria incapacità fomentando la guerra tra poveri, per una manciata di voti.

Oltre gli atti sono ancor più gravi e vergognose le parole del sindaco Francesco Maragno: “Sapevano da sei mesi di dover lasciare gli immobili, sulla base della mia ordinanza. E’ una problematica loro, che dovranno affrontare. Dovranno trovare una sistemazione. Molti lo hanno già fatto, altri la troveranno. Hanno una fitta rete di contatti”. Più che un sindaco Francesco Maragno è ormai il fantasma di se stesso, si aggira nelle stanze comunali e fa l’equilibrista tra i mal di pancia della sua maggioranza ballerina. L’amministrazione provveda a censurare dai profili social di sindaco e comune le esternazioni e gli insulti palesemente razzisti che affollano i commenti alle immagini dello sgombero e che non fanno onore alla città.

Nessuno nega le problematiche insite nelle palazzine di Via Ariosto, ma davvero crediamo di risolverle con le ruspe e i muscoli? Siamo davvero così ingenui? Oppure è solo un modo per spostare i problemi qualche metro più in là? Preoccupano il degrado e lo spaccio, o l’impellenza degli imprenditori del mattone che hanno goduto oltremodo dei premi di cubatura di valorizzare gli appartamenti vista mare invenduti?

A chi spettava la manutenzione degli immobili e dell’impiantistica? Dove sono stati i proprietari in questi anni? Chi lascia degradare così il proprio patrimonio immobiliare? Le ragioni dello sfratto non riguardano la morosità degli inquilini ma le condizioni strutturali, e le problematiche igienico sanitarie degli immobili, dobbiamo presumere che veniva corrisposto un regolare affitto?

Ci auguriamo che l’indignazione della cittadinanza democratica e lungimirante accenda una luce nel buio in cui ci trascina chi governa la città e i tifosi dell’odio.

Corrado Di Sante 

Rifondazione Comunista – Sinistra Europea

Comunicato stampa  31 maggio 2017

 

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