LA GIUNTA DI MONTESILVANO FA RIDERE! STUPEFACENTE E DISARMANTE UNA GIUNTA TUTTA AL MASCHILE. PRONTO IL RICORSO

Comunicato stampa 15 aprile 2013.
“In Movimento per i Beni Comuni Rifondazione – Verdi” presenta le ragioni del ricorso contro la nuova-vecchia giunta Di Mattia.

Il sindaco Di Mattia, dopo aver bocciato il lavoro dei propri assessori, ha sostanzialmente confermato la vecchia giunta, cedendo alle pressioni di PD e UDC.  Di Mattia ha gettato definitivamente la maschera  aderendo al Partito Democratico insieme al neo assessore D’Alonzo, ai consiglieri DI Nicola e Vaccaro, tutti eletti nelle file dell’IDV.

Ancora una volta Montesilvano si contraddistingue per il trasformismo e per i cambi di casacca. Giovani rampanti e vecchi politicanti nessuna differenza: usano partiti e liste come autobus si sale e scende nel giro di una o due tornate elettorali, dieci mesi al massimo visto che si vota ogni anno.

Non ci sorprende quando accaduto, si conferma che a Montesilvano non c’è rinnovamento. Come lista “In movimento per i beni comuni Rifondazione –Verdi” avevano denunciato per tempo che “i nuovi” erano solo il paravento per ripresentare il vecchio sistema, oggi il cerchio si chiude.

È imbarazzante la scomparsa dell’ IDV, che sulla via del “cambiamento” perde tutta la rappresentanza in consiglio comunale compreso il sindaco.  Stessa sorte per i “responsabili” di sinistra ridotti al simulacro di se stessi come SEL e PdCI.

Con queste premesse la nuova-vecchia giunta fa davvero ridere.
È solo la nomina ad assessore di ‘Nduccio ad innalzare il livello della squadra di Di Mattia.
Che dire di Enea D’Alonzo, tra i primi malpancisti della maggioranza, per non aver ottenuto sin da subito un assessorato, che dopo aver rimediato in questo anno calcettistico da allenatore ben due squalifiche, l’ultima a ben 5 anni,  è stato premiato per la sportività con l’Assessorato allo sport. L’arrivo di Luciano D’Alfonso in città a “benedire” la nuova giunta avrà convinto  di certo della rivoluzione “morale” del PD cittadino anche Nino Fusco che entra in Giunta,  peccato che poco più di un anno fa avesse dichiarato  “il partito [il PD] nella nostra città è ormai la reincarnazione di quello che fu definito il sistema Montesilvano

E quindi la nuova-vecchia  Giunta conta 7 assessori tutti uomini, nessuna donna.
Un monocolore democristiano visto che  dal sindaco, ai neo arrivati sono per la totalità espressione del Partito democratico e dell’UDC. La coalizione transgenica che governa la città ha mostrato la sua vera pelle.

E non bisogna stupirsi che non vi sia nessuna donna in giunta visto che mezzo PD  in consiglio regionale ha votato insieme al PDL a scrutinio segreto contro la doppia preferenze di genere.

Nei prossimi giorni presenteremo un ricorso contro questa giunta che esclude le donne. Ormai in Italia c’è una giurisprudenza consolidata che afferma l’esatto contrario di quanto fatto dal sindaco Di Mattia. E sono numerosissime le Giunte regionali e comunali senza donne, azzerate dalla Giustizia Amministrativa.

Inoltre  ricordiamo che  l’articolo 1 comma 4  dello Statuto Comunale  al punto d) afferma: “la promozione, l’attuazione di azioni positive per le donne, che rimuovendo gli ostacoli esistenti alla realizzazione della pari opportunità, tendano a favorire l’occupazione femminile e l’uguaglianza sostanziale fra uomini e donne” .  Senza dimenticare che l’articolo 51 della Costituzione  rispetto al parità di accesso alle cariche elettive  afferma “La Repubblica promuove con appositi provvedimenti le pari opportunità tra donne e uomini

Per queste ragioni presenteremo ricorso poiché diverse sentenze ribadiscono che  una equilibrata presenza dei sessi in Giunta,  non attua solo il principio di uguaglianza sostanziale ma è corollario di buon andamento e imparzialità della Pubblica Amministrazione. Non è solo un deficit di democrazia ma di funzionalità. E si spinge ancora oltre affermando che l’equilibrio di genere si sostanzia in termini quantitativi e qualitativi, in un mix di numeri e importanza delle funzioni attribuite (ovvero non basta cioè, nominare Vice Sindaco l’unica donna della Giunta che a Montesilvano neppure c’è!).

Oggi stesso invieremo una lettera per chiedere l’intervento della Commissione Regionale per le Pari Opportunità tra uomo e donna, che ha la finalità proprio di “promuovere la realizzazione delle pari opportunità e della parità giuridica e sostanziale tra uomo e donna, rimuovendo gli ostacoli di ogni natura che di fatto vi si opponessero”.

Chiediamo inoltre alle cittadine e ai cittadini, alle associazioni, alla Città delle Donne, al Comitato Se non ora Quando” di condividere questa campagna per il rispetto di principi democratici di base.

Una giunta senza donne nella  5° città d’Abruzzo non può passare sotto il silenzio delle donne e degli uomini democratici.

Amanda De Menna
Segreteria regionale PRC Abruzzo

Viola Arcuri
Comitato Politico Regionale PRC Abruzzo

Corrado Di Sante
“In movimento per i beni comuni Rifondazione-Verdi”

Michele Castellano
Segretario PRC Montesilvano

Alcune importanti senteze sul riequilibrio di genere.

La Sentenza n.6673/2011 TAR Lazio  si mostra molto avanzata poiché legittima al ricorso non solo i consiglieri comunali, indipendentemente dal sesso, ma anche ciascun cittadino elettore del Comune di Roma, non sottoforma di azione popolare, ma quale soggetto potenzialmente aspirante a ricoprire la carica di assessore. Inoltre secondo quanto affermato dal Tar un organo che non rispetti l’equilibrio di genere, non solo soffre di un deficit democratico, ma anche funzionale, che si conferma anche negli assunti del Codice delle Pari opportunità (dlgs 198/2006).

La Sentenza del Consiglio di Stato n.4502/2011 che ha confermato il giudizio del Tar della Campania (sentenza  1985/2011) che aveva annullato la composizione della Giunta regionale del Presidente Stefano Caldoro dove compariva una sola componente di sesso femminile.

 

La lettera inviata alla Commissione Pari Opportunità della Regione Abruzzo.

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